Agenda 2030
10.03.2024
Mentre il mondo ha fatto progressi nella parità di genere e
nell'emancipazione delle donne attraverso gli Obiettivi di Sviluppo del
Millennio (tra cui la parità di accesso all'istruzione primaria per
ragazzi e ragazze), donne e ragazze continuano a subire discriminazioni e
violenze in ogni parte del mondo.
La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la
condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace.
D'altronde, anche nella nostra stessa Costituzione vengono ribaiditi i principi di parità di genere, che purtroppo però, non vengono spesso rispettati. Nell'Articolo 3 viene affermato infatti che:<<Tutti i
cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge,
senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di
opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.>>; oppure ancora, nell'Articolo 37 viene affermato che: <<La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore.
Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua
essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una
speciale adeguata protezione.>>.
Garantire alle donne e alle ragazze parità di accesso all'istruzione,
alle cure mediche, a un lavoro dignitoso, così come la rappresentanza
nei processi decisionali, politici ed economici è, infatti, uno degli obiettivi della tanto discussa Agenda 2030.

Obiettivo 5: Raggiungere l'uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze

La parità di genere promuove lo sviluppo sostenibile in tutte le sue dimensioni. Le
disuguaglianze di genere esistenti, tuttavia, rendono difficile il raggiungimento di uno
sviluppo sostenibile.
Nel mondo sono ancora troppe le disuguaglianze tra i sessi per il raggiungimento
dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS). Le donne sono così colpite in modo sproporzionato dalla povertà (OSS 1), in molti paesi la gravidanza e il parto sono troppo
rischiosi (OSS 3), 15 milioni di ragazze non frequentano la scuola (OSS 4), l'accesso al
lavoro o all'eredità è negato alle donne in troppi paesi, almeno 200 milioni di ragazze
e donne sono vittime di mutilazioni genitali. Le donne sono fortemente sottorappresentate nei parlamenti (23,7%) e nella ricerca (28,8%), svolgono un lavoro di assistenza
(lavoro di cura) non retribuito 2,6 volte superiore a quello degli uomini (OSS 5) e sono
più colpite dal cambiamento climatico (OSS 13). Poiché raccolgono spesso i frutti dalle terre comuni, sono particolarmente penalizzate dal disboscamento e dall'agricoltura
intensiva forzata (OSS 15). Nei conflitti e nelle guerre la violenza sessuale contro le
donne è usata come arma (OSS 16).
L'evasione e l'elusione fiscale (OSS 16) privano i paesi più poveri delle entrate indispensabili per l'eliminazione della discriminazione contro le donne e le ragazze mediante investimenti nei servizi di base. In particolare, gli investimenti per un migliore e
più accessibile approvvigionamento idrico (OSS 6), un accesso senza barriere ai trasporti pubblici e alle città sostenibili e inclusive (OSS 11), che soddisfano le esigenze
sanitarie e garantiscono spazi pubblici sicuri, potrebbero migliorare significativamente
la situazione delle donne.
Le donne e le ragazze, che hanno meno accesso alle risorse, sono colpite spesso e
ripetutamente da disuguaglianze e da forme di discriminazione sovrapposte (OSS 10),
ad esempio in base al sesso, all'età, alla classe, alla disabilità, al colore della pelle, all'etnia, all'orientamento sessuale, all'identità di genere e allo status migratorio. Ne risulta
che il tasso globale di alfabetizzazione delle donne con disabilità è solo dell'uno per
cento.
Questa intersezionalità, o discriminazione che si sovrappone, deve essere tenuta
in particolare considerazione nello sviluppo sostenibile.
Impegni dell'Agenda 2030
L'uguaglianza di genere è direttamente ancorata all' OSS 5 "raggiungere l'uguaglianza di
genere e l'autodeterminazione di tutte le donne e ragazze" ed è esplicitamente collegata
a molti altri OSS. L'OSS 5 comprende l'eliminazione della discriminazione e della violenza, la partecipazione e le pari opportunità, la salute sessuale e riproduttiva, i diritti sulla
proprietà e il patrimonio, la politica in materia di parità. Chiede inoltre il riconoscimento delle attività di cura e dei lavori domestici non retribuiti. Si possono creare sinergie, in
particolare per la lotta alla povertà (OSS 1) per l'istruzione (OSS 4), per il lavoro dignitoso (OSS 8), per ridurre le disuguaglianze (OSS 10), per la pace e la giustizia (OSS 16).
I conflitti di obiettivi insorgono soprattutto nel promuovere la crescita economica
(OSS 8), che non tiene conto del lavoro di cura non retribuito. Tuttavia, anche l'obiettivo della piena integrazione delle donne nel mercato del lavoro può avere un impatto
negativo sulla parità di genere, soprattutto tra le donne. Di conseguenza, il lavoro di
cura viene spesso delegato a lavoratrici migranti a basso costo, un mercato del lavoro
non ancora sufficientemente regolamentato.
Con l'Agenda 2030 e i suoi 17 obiettivi, la comunità internazionale si è accordata nel 2015 su una visione futura di un mondo in pace, dove nessuno patisca la fame, dove gli ecosistemi terrestri e acquatici siano protetti e il consumo e la produzione non superino i limiti del pianeta. Sulla base della dichiarazione e della piattaforma d'azione di Pechino e della Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne (CEDAW), l'Agenda 2030 è chiara: lo sviluppo sarà sostenibile solo se il suo beneficio sarà condiviso da tutti i sessi.