La Locandiera

10.03.2024

La locandiera è un'opera teatrale di carattere suddivisa in tre parti, rappresentata per la prima volta nel carnevale di Venezia del 1752. Goldoni propone al pubblico qualcosa di inedito, la prima opera della letteratura italiana che ha come protagonista una donna.
Il tratto più moderno originale dell'opera è sicuramente Mirandolina, proprietaria di una locanda a Firenze, una donna che appare più intelligente degli uomini che la circondano e si prende gioco di loro.
Ogni uomo che entra nella locanda si innamora di Mirandolina, ed ella ci appare come una donna che ama sedurre, sa di essere affascinante e vuole godersi la sua bellezza.
Nel primo atto la scena si apre all'interno della locanda, in cui soggiornano il Conte
d' Albafiorita, un borghese che si è arricchito a tal punto da potersi comprare un titolo, e il Marchese di Forlipopoli, un un nobile senza soldi che può vantarsi solo del suo titolo. Entrambi corteggiano la locandiera ed è in questo primo nucleo narrativo che vi è come tematica la differenza sociale; il conte cerca di sedurre con il denaro, mentre il marchese con la sua protezione. A questi vi si aggiungono Fabrizio, il cameriere, e il Cavaliere di Ripafratta, un misogino, nemico delle donne e soprattutto della locandiera che tratta come una serva.
Mirandolina finge di apprezzare il suo comportamento e il disprezzo per le donne, mostrandosi contraria ai due forestieri, riempie di gentilezze il Cavaliere portandogli anche di persona la biancheria pulita costruendo così una sorta di solidarietà, tanto che il Cavaliere comincia a considerarla una donna eccezionale, di grande buon senso e schiettezza.
In seguito, alla piccola locanda, giungono anche due attrici di teatro, Ortensia e Dejanira, che decidono di fingersi nobildonne per ricevere un trattamento di prestigio, viene mostrato in questo modo l’estrema bravura di Goldoni nel rappresentare il teatro nel teatro. Nonostante il lavoro delle attrici sia fingere, Mirandolina scopre il trucco, mentre lei si rivela essere un ottima commediante.
Successivamente il Cavaliere sentendosi oppresso dal fascino di  Mirandolina decide di partire, ma ella è determinata a conquistarlo, quindi finge uno svenimento. Dopo l’episodio il Caviliere comprende l’amore che prova nei confronti della locandaia e le porge in dono una boccetta d’oro. Mirandolina però rifiuta criticando i precedenti pensieri del Cavaliere che ingannato ammette di essersi infatuato della locandiera. Il Conte e il Marchese scoprono finalmente di essere stati presi in giro da Mirandolina e decidono di partire offesi per il suo comportamento.
Prima di partire si fermano a discutere animatamente con il Cavaliere e Mirandolina usa l’annuncio delle sue imminenti nozze con Fabrizio per placare gli animi. 

Il finale della commedia ci mostra come l'ordine ritorni nella locanda e come la breve avventura in realtà non abbia cambiato nulla.

In questo estratto possiamo notare che Mirandolina è una donna diversa da quelle rappresentate fino ad allora nella letterarura: non solo un oggetto di desiderio, non una figura passiva; Mirandolina è soggetto d'azione: agisce, non subisce; non si fa scegliere, ma sceglie lei stessa. Troviamo una donna che compete con i maschi in intelligenza e scaltrezza, che sa ammaliare ma anche sottrarsi, e sempre con amabilità e disinvoltura, in modo da lasciarli
invariabilmente innamorati di lei.
Molti interpreti in Mirandolina hanno visto non solo una rivincita sociale, ma anche una rivendicazione sessista legata alla emancipazione della donna in un mondo dominato dai maschi. Mirandolina sarebbe una femminista ante litteram: con le sue azioni, con il suo monologo teso a valorizzare il diritto della donna ad autodeterminarsi senza l'appoggio di nessuno, Mirandolina anticipa una battaglia dei secoli avvenire. La sua rivincita parte dal lavoro e punta all'indipendenza non solo dal controllo degli uomini ma anche dai valori di cui essi si fanno portatori.
Le nozze con Fabrizio, possono essere lette come scelta di libertà, a dimostrazione di ció, coerente con le sue idee, la protagonista dichiarerà << con un tal matrimonio posso sperare di mettere al coperto il mio interesse e la mia reputazione, senza pregiudicare alla mia libertà.>>

© 2024 Blog su Carlo Goldoni. Tutti i diritti riservati.
Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia