Nella Locandiera, uno dei personaggi protagonisti è Mirandolina, che viene presentata da Goldoni all'apparenza come un'eroina femminista, che pone al centro delle proprie decisioni la solidarietà,
definiamola così, nei confronti del proprio genere, a cui vuole donare
una grande rivalsa abbattendo e vincendo il misogino Cavaliere di
Ripafratta, umiliandolo pubblicamente. L'ideologia dell'autore, che addirittura sceglie come personaggio portagonista una donna, in merito all'attuale tematica della discriminazione di genere sembra quindi essere relativamente "moderna".
In realtà, però, attraverso il personaggio di Mirandolina, l'autore sostiene di aver voluto mostrare la <<barbara crudeltà>> con cui certe donne <<si burlano dei miserabili>> affinché gli stessi uomini siano avvertiti dei pericoli a cui vanno incontro. Mirandolina è animata da una profonda e irriducibile brama di dominio,
di decisionismo, di autoritarismo che è prerogativa caratteristica del
genere maschile. Anche sul "ribelle" Cavaliere di Ripafratta la
protagonista vuole esercitare il proprio potere. Mirandolina dunque non
tende ad emanciparsi dall'uomo, ma lo emula; vuole sconfiggerlo per sostituirsi ad esso, per assumere lei il controllo, esercitandolo nel medesimo modo.
Goldoni, quindi, se all'apparenza sembra scardinare i preconcetti di una scoietà totalmente maschilista, al contrario, invece, fa totalmente l'opposto. Una donna che, quindi, riesce a raggiungere lo status-sociale dell'uomo diventa, addirittura, un pericolo per l'uomo, che viene quindi avvisato e messo in guardia da quelli che in fin dei conti non sono altro che i suoi stessi comportamenti. Goldoni non fa altro che applicare così quelli che oggi vengono definiti "doppi standard". La donna che cerca di distaccarsi da una condizione iniziale di "svantaggio" non è quindi considerata "intelligente" ma, riassumendo quindi il modo in cui viene considerata Mirandolina, "stratega pericolosa mossa dal narcisismo".
Questa riflessione permette, quindi, di confrontare tale pensiero a fronte di un dibattitto ampio, acceso e molto attuale: la discriminazione di genere.